Il traffico urbano rappresenta uno dei problemi più complessi e pressanti per molte metropoli a livello globale, con impatti significativi sulla qualità della vita dei cittadini, sull’ambiente e sull’economia. La congestione stradale, fenomeno che accomuna molte grandi città del mondo, si manifesta con particolare intensità anche in Italia, dove diverse città registrano dati allarmanti in termini di ore perse nel traffico. Un’analisi recente evidenzia come, accanto alle capitali mondiali più congestionate, emergano anche realtà italiane inaspettatamente afflitte da questo problema, tra cui Torino, che si colloca al terzo posto nella classifica nazionale delle città più trafficate.
Le città più trafficate: sul podio italiano anche Torino
A livello mondiale, la città di New York si conferma la più congestionata, con una media impressionante di 101 ore perse annualmente nel traffico, seguita da altre metropoli come Londra e Parigi, che non sono immuni da questa problematica. In Italia, il primato spetta a Roma, dove i cittadini trascorrono in media 69 ore l’anno imbottigliati nel traffico, un dato che riflette le difficoltà della capitale a gestire i flussi veicolari in una città caratterizzata da un’urbanizzazione complessa e una rete stradale sovraccarica. Milano segue a breve distanza, con 60 ore annue perse nel traffico, confermando la propria posizione tra le città italiane più congestionate, nonostante gli sforzi fatti per migliorare la mobilità urbana.
In questo scenario, sorprende il terzo posto occupato da Torino, una città che, nonostante l’ampia promozione della mobilità ciclabile e l’impegno nella creazione di infrastrutture sostenibili, registra ancora una media di 46 ore l’anno perse nel traffico. L’anomalia torinese può essere in parte spiegata dalla conformazione della città, dal volume di traffico generato dai pendolari e dalla necessità di un’ulteriore ottimizzazione delle reti di trasporto pubblico.
Strategie per una mobilità più fluida: le tecnologie più avanzate
Nel tentativo di affrontare e risolvere il problema della congestione stradale, molte città nel mondo stanno adottando tecnologie e sistemi innovativi che potrebbero offrire spunti interessanti anche per le città italiane più trafficate. Rispetto alle sperimentazioni in atto, in Italia sono già presenti diversi tratti di strade e autostrade che sfruttano le tecnologie integrate delle smart road: attraverso sensori e sistemi di comunicazione avanzata, monitorano in tempo reale i flussi di traffico, prevedono gli ingorghi e suggeriscono percorsi alternativi, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando la sicurezza su ruote. Questi interventi sono stati possibili grazie alla collaborazione tra diversi enti privati e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Uscendo dai confini nazionali, Singapore ha sviluppato una tecnologia di pedaggio dinamico che varia le tariffe in base alla congestione del traffico e all’ora del giorno (l’Electronic Road Pricing, ERP) disincentivando l’uso eccessivo dell’auto nelle ore di punta e migliorando la fluidità del traffico. Similmente, tornando in Europa, Stoccolma ha implementato una tassa di congestione che ha ridotto significativamente il traffico nelle ore di punta, integrando questa politica con un sistema avanzato di gestione del traffico basato su dati in tempo reale, il che ha portato a un miglioramento notevole della fluidità nelle strade cittadine.
Un’altra soluzione interessante la sta sperimentando Helsinki, con il sistema Mobility as a Service (MaaS) che dà la possibilità di accedere a diversi modi di trasporto in un’unica piattaforma digitale, riducendo la necessità di possedere un’auto privata e, di conseguenza, abbattendo la congestione stradale.
Queste esperienze dimostrano che la chiave per ridurre la congestione nelle città italiane, Torino inclusa, potrebbe risiedere nell’adozione di tecnologie avanzate e nell’apprendimento dalle best practices internazionali. Tuttavia, affinché tali soluzioni possano essere efficaci, è necessario un impegno coordinato a livello locale e nazionale, volto a integrare le nuove tecnologie con politiche urbanistiche mirate e un continuo adattamento alle esigenze specifiche di ciascuna città.